Un discorso di successo: tutto quello che si deve sapere prima.

Quante volte abbiamo ascoltato un discorso fatto davvero bene, con un’apertura, un senso logico che alla fine ci ha portati ad una conclusione che ci è rimasta proprio dentro e che durante il tragitto di ritorno a casa e ci ha aperto la mente facendo in modo che abbiamo continuato a pensarci su e magari anche lo abbiamo raccontato ad amici e colleghi?

Entusiasti non abbiamo nemmeno fatto fatica a mettere in pratica quanto appreso.

Ebbene, un ottimo oratore non lascia alcun dettaglio al caso. Discorsi che entusiasmano, prima ancora di essere scritti, sono ben pensati nella mente e strutturati a dovere.

Ecco quello che dobbiamo sapere prima di stendere un discorso.

 

Ci sono almeno #5 domande da farci

#1 Quanto tempo ho a disposizione per il mio discorso?

Questa prima domanda può spingere ad un sorriso come a dire “ovvio che lo devo sapere” ma in realtà è di fondamentale importanza.

A seconda di quanto tempo ho a disposizione io saprò quando far durare l’apertura, il corpo e la chiusura del mio intervento.

Da tenere presente che un oratore, anche se super bravo ma che “sballa” con il tempo a lui concesso per lo speech,  mostra poca preparazione, serietà e competenza.

 

#2 Quante persone saranno presenti al mio speech?

Se sono una decina capirò come anche il mio sguardo si muoverà per catturare l’attenzione, se sono in un teatro di 500 persone, sarà tutto completamente diverso.

 

#3 L’uditorio è eterogeneo (composto da maschi e femmine), da sole donne, da soli uomini?

Anche qui, saperlo prima è molto importante. Se l’uditorio è composto prevalentemente da donne, il mio linguaggio sarà orientato verso un “trasmettere di pancia”.

I miei esempi saranno orientati prevalentemente più verso i sentimenti che verso il campo logico, verso il quale l’uditore maschio è più propenso. Il mio linguaggio, nel caso di uditorio maschile, sarà invece più diretto al punto.

 

#4 Che età avrà il mio uditorio?

Capite bene che se davanti mi trovo degli studenti, sarà diverso il linguaggio che io dovrò adottare, da un uditorio di persone adulte.

Anche il linguaggio del mio corpo sarà completamente diverso.

Mentre con i primi posso “azzardare” ad appoggiarmi alla scrivania posta alla mie spalle, eventualmente anche appoggiando appena il mio lato B, con gli altri non lo posso fare. Anche le metafore saranno diverse, anche l’approccio iniziale: tutto cambia se l’uditorio è giovane.

Quindi, lo devo sapere prima!!!

 

#5 Che preparazione ha il mio uditorio in relazione  all’argomento del mio discorso?

Anche questo punto è estremamente importante: devo assolutamente saperlo in anticipo!!!

Un conto è  parlare ad un uditorio che poco ne sa di ciò che devo dire, un conto è parlare a luminari del settore.

Anche il linguaggio che userò sarà più o meno tecnico, più o meno forbito. Se voglio che tutti comprendano perché fra chi mi ascolta c’è l’esperto ma anche chi è alle prime armi, a volte userò anche termini specifici ma sempre facendo un accenno a ciò che significano. Come aprendo una parentesi e richiudendola, senza tuttavia perdere troppo tempo prezioso per i veri contenuti del discorso.

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